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192 nella conca d'ampezzo


ponente, verso Podestagno a settentrione. Abbiamo parlato dell’azione sul passo di Falzarego. ai piedi delle Tofane e dell’Averau, dove ancora si combatte, nel caos delle rocce, intorno alle rovine dell’albergo di Falzarego, scoronato e bruciato dalle granate. Seguiamo la grande linea delle azioni che a quella si allacciano.


L’8 giugno l’avanzata al nord di Cortina respingeva il nemico verso Podestagno, proseguendo sotto al tiro del forte di Sompauses. Gli speroni laterali delle montagne, intorno ai quali la valle leggermente serpeggia, servivano da riparo; si balzava da canalone a canalone, da cresta a cresta, da costa a costa. La strada, bianca e dritta nel fondo della valle, era tempestata di colpi, infilata dal fuoco del forte, sbocconcellata ai bordi dalle granate. Bisognava che la nostra artiglieria avanzasse in appoggio della fanteria, e non vi erano altre vie che quella. L’artiglieria passò.

Una delle nostre batterie, reclamata dall’azione, si slanciò in pieno giorno su quella strada fumigante di esplosioni. La batteria era a Cortina; un ammassamento di cannoni, di cassoni, di cavalli, di soldati, ingombrava le linde vie della cittadina bianca. Il capitano comandante la batteria destinata ad avanzare era andato a scegliere la posizione. Alle due del pomeriggio arrivò un sergente al gran galoppo