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l’eroica conquista di plava 351


Si era portato un mutamento al piano precedente. Una terza colonna, partendo dalla sinistra e puntando verso Globna — un gruppo di casupole presso l’Isonzo, qualche chilometro a monte di Plava — doveva eseguire un movimento avvolgente dal nord. Ma la battaglia non ebbe sviluppo. La terza colonna trovò alla sua sinistra, presso Globna, dei forti trinceramenti impreveduti, e, presa sul fianco dal loro fuoco, fu costretta a far fronte verso di loro ed attaccarli. Questo impegno la deviò dal suo obbiettivo; essa non potè continuare l’avvolgimento iniziato, si trovò fermata, fuori dalla cooperazione prefissa, impegnata in un’azione laterale e isolata. Appena tale situazione fu nota al comando, l’attacco venne fatto cessare e rimandato, per non affrontare uno svolgimento oscuro.

Fu il giorno appresso, il 16 giugno, la vera, la definitiva, la gloriosa e terribile battaglia di Plava.

Contro a quei trinceramenti di Globna, che pigliavano sul fianco la colonna avvolgente, fu mandato un battaglione per fronteggiarli e permettere così alla colonna di proseguire il suo movimento. Questo battaglione fiancheggiatore si trovò davanti a resistenze formidabili, in un tremendo fuoco decimatore, ma non si mosse; non rallentò la sua pressione sopra la forza nemica che doveva impegnare. Il comandante