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l’eroica conquista di plava 353


ceramento in calcestruzzo, difeso da mitragliatrici, preceduto da reticolati così forti che le nostre forbici non potevano tagliarli.

Quello che avveniva nel battaglione contro Globna avveniva per tutto. Comandi di battaglione, di compagnia, di plotone erano continuamente sostituiti, quasi tutti gli ufficiali di un reggimento erano caduti, le unità minori si fondevano, e l’assalto andava avanti. Era alla fine un’azione individuale di soldati. Dei soldati semplici hanno assunto il comando di reparti piccoli. Dei sergenti conducevano una compagnia. Lo slancio in avanti non veniva più dalla condotta dei capi, era nel cuore di ogni uomo. «Avanti! Avanti! Per di qua, su!», e la massa proseguiva, riformando da sè i ranghi, attenta agli ordini dei compagni più autorevoli dove gli ufficiali non c’erano più.


Meravigliosa fanteria nostra! Nel nostro esercito mutano le attitudini e le capacità delle varie armi, ma non muta il valore. Il cuore è lo stesso, l’anima è la stessa. Sono l’anima e il cuore della razza. Prodigiosa fanteria nostra! Audace, terribile, generosa, essa è il Popolo italiano. Come ricordare gl’innumerevoli e stupendi episodi di valore sovrumano che formano insieme la storia d’ogni nostra battaglia? Come ricordare i fatti di eroismo quando ogni uomo è un eroe? Il sacrificio leggendario di Pietro Micca non è diventato un atto di tutti i giorni,