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arrivato persino a denunziare un commissario di polizia come... proprietario di una bisca!

Quanti milioni non passano giornalmente sui tavoli da giuoco? Non dimentichiamo poi di aggiungere alle bische i clubs dove si giuoca tremendamente. Cito un dato: il Club del «Progresso» incassa per le sole tasse di giuoco, ossia per la sola vendita dei mazzi di carte — il cui prezzo può variare a seconda l’entità del giuoco fino a quindici pesos — incassa, dico, dagli otto ai dodicimila pesos al mese; ossia, in un club solo i giuocatori pagano più di centomila pesos all’anno (250,000 franchi circa) per i mazzi di carte. Quale disordinato spostamento di ricchezze non deve portare un tale giuoco nella società bonearense?

A poco a poco tutto tende a diventare giuoco, dalle imprese alla politica; la via del lavoro è sempre più schivata come mezzo per raggiungere la prosperità e la ricchezza, perchè è una via troppo lunga e aspra e difficile in confronto delle altre. Si spende rapidamente; è necessario guadagnare rapidamente. Ne viene uno squilibrio nelle manifestazioni della vita sociale. La compagine morale della società s’indebolisce: e guai quando si rallenta o cessa di funzionare quel potente regolatore delle azioni umane che è la coscienza!



Fra i mali che sono causati dal lusso e dal giuoco ve n’è uno che a noi interessa di più perchè ha un’influenza diretta sulle transazioni di denaro e perciò sugli affari. Intendo parlare dell’usura. I saggi d’interesse sono normalmente alti nell’Argentina (l’interesse legale ipotecario è del 12%) per la richiesta di capitale dovuta al rapido sviluppo della produttività del paese,