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il governo in azione 65


enorme proporzione alieni, senza controllo da parte degli amministrati, senza che essi sentano in carne propria il peso principale dei tributi, con tutti i vantaggi in cambio delle cariche pubbliche, e con tradizioni finanziarie ed economiche che non li fan certo raccomandabili come modelli di reggenti ordinati e scrupolosi: formano cioè una vera oligarchia.» Un’oligarchia i cui difetti sono aggravati dalla «infaticabile sfruttabilità dello zio che in questo unico caso è quello di.... Europa.» Si pensi alla gravità di queste parole scritte da un uomo colto e imparziale, straniero, ma strettamente legato alla vita del paese, in posizione elevata, e coprente cariche onorifiche, il quale le ha scritte in una pubblicazione di carattere ufficiale fatta per conto della nostra Colonia.

Il campo dove l’oligarchia — spazia — stavo per dire.... pascola — è straordinariamente vasto. Per averne un’idea basti rammentare che nell’Argentina vi sono tanti Governi indipendenti quante regioni, ossia quattordici Governi, quindici col Governo centrale.

Ciò significa: quindici Camere di deputati, quindici Senati, quindici Ministeri, ossia un battaglione di eccellenze, quindici capi di Stato, quindici polizie, un numero sterminato di giudici che brandiscono la bellezza di trenta Codici di procedura; insomma quindici di tutto. Gli stipendî sono generosi; gli onorevoli deputati e senatori dei Governi regionali hanno 500 pesos al mese (ossia 1250 franchi circa mensili); quelli del Governo federale ne hanno mille (2500 franchi al mese circa), e vi sono gl’incerti, che poi sono quasi sempre.... certi. E pensare che noi troviamo qualche volta troppo un Parlamento solo: e non lo paghiamo! In proporzione, col sistema argentino, noi in Italia dovremmo avere più di cento Parlamenti. Orrore!

Vi sono varie provincie, come quelle di Catamarca, della Rioja, di San Luis, di Santiago de l’Estero, le

L’Argentina e gli Italiani. 5