Pagina:Luisa Anzoletti - Canti dell'ora, Milano 1914.djvu/143

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SUL TRAMONTO


Vien la pace de l’ombre vespertine
suadendo l’oblìo, che ogn’ira ammorza.
Bello è scordarvi, compagnie meschine,
4che tra voi schiava mi teneste a forza.

Serrata intorno d’anime piccine,
come fiamma senz’aria, che si smorza,
quante volte diss’io: — questa è la fine! —
8sentendo venir meno la mia forza.