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Grandi fatiche di gente piccina 7


funi e scalèi. L’oste su ’l monte invaso
formicola. Ma che sorge in distanza?
21un bernoccolo in un cocuzzo raso?

No, l’è una barricata, e sopravanza
quasi d’un dito l’oriente. Or ecco
24a fronteggiar la luce che s’avanza,

springando le zanchette sue di becco
uno gnomin s’arrampica. D’in sulla
27gran mole e’ strizza un occhio ed apre il becco:

— Olà, quel solicello! o che gli frulla?
nascer da sè? sul nostro ben costrutto
30muraglion scavalcarci come nulla?