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Alla madre del poeta 153


Spirito insonne, se de’ cieli un raggio
ti affranca, rendi rendi a l’avvenire
117di civiltà quest’inclito retaggio.

E mentre i corpi esercita a perire,
àlea nostra, la cava, il bruto ordegno,
120l’attoscato sudor, drizza le mire

al Divino, che ovunque inciela un segno
di milizia la vita, aspira ed alia.
123Già te conclama e aspetta a questo regno

l’altra tua madre vigile, l’Italia.

Anzoletti. 20