Pagina:Luisa Anzoletti - Canti dell'ora, Milano 1914.djvu/234

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226 strofe nuove


Vide la colpa ne la sua vergogna,
e perdonando incontro le venìa
Quei che co ’l sangue sigillò il Vangelo
perchè non sia l’altare una menzogna.
Vide prostrata orar l’ipocrisia,
48e chiuse a lei senza speranza il cielo.

Sincerità, per cui l’umile fede
penetra e fa l’anima che la sente
pari a goccia ove il raggio si rifranse,
te sola io loderò se altri vede
splendere il verso mio come un’ardente
54pupilla splende a me, che molto pianse.