Pagina:Luisa Anzoletti - Canti dell'ora, Milano 1914.djvu/42

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34 fantasie


Ma in mezzo a l’opre sonanti, tenue
nel vel de l’ombre, talor s’aggira;
beve la luce, la nostra vivida
aria respira.12

Fuori nel sole nereggian gli alberi,
le dolci cure l’animo oblia,
ne’ visi noti qualcosa straniasi,
non so che sia.16

Quando la sera le piazze affollansi,
sentir sepolte d’antica gente
l’ossa scricchianti là sotto il lastrico
mi viene in mente;20

e il focolare de’ cavernicoli,
che, un tetto e un seggio di pietra aggiunto,
teneanvi assiso, seco a convivere,
il lor defunto;24