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Pagina:Macbeth.djvu/131

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128 MACBETH.

Credibile, mi fe’ dire e redire
De’ satelliti suoi. – Propizio è il tempo,
Principe. Al venir vostro in ogni mano
Una spada vedrete. Ò stanca tanto
De’ suoi mali la Scozia, che le donne
Le donne istesse pugneran per voi.
malcom.
Il saper che l’ ajuto s’avvicina
Di conforto le sia. Ci dà soldati
La cortese Inghilterra, e condottiero
Il pro’ Sivaldo ne sarà, la prima
Spada cristiana.
rosse.
Oimè, perché m’ è tolto
Rispondere altrimenti a questa nuova
Consolatrice? È cosa immane tanto
Ciò che udrete da me, che la dovrebbe
Sperdere l’aere in un deserto, dove
Strazïar non potesse orecchio umano.
macduff.
È sventura comune? O n’ è percosso
Soltanto un capo?
rosse.
Non v’ è cor che tocco
Di pietà non ne sia, benchè lo strale
non ferisca che voi.
macduff.
Più lungamente
Non mi lasciate dolorar su questo