Pagina:Maffei, Scipione – Opere drammatiche e poesie varie, 1928 – BEIC 1866557.djvu/274

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l’alme d’amor devote.

Non osino in que’ di spiegare il volo
maligno Austro piovoso,
o Borea impetuoso;
ma Zeffiro d’amore anch’ei ripieno
l’aria renda soave e ’l ciel sereno.
Eoi.o. Non temer che splenderá
sovra l’uso in cielo il sol,
e per tutto riderá
d’erbe e fiori adorno il suol.
(Si ripete dal Coro. )
Giunone.   Ma giovar ciò non potrá
al meschin servo d’Amor.
perch’ei seco porterá
le procelle dentro il cor.
(Si ripete dal Coro. Segue altro ballo, ora a tener del suono, ora del
canto di queste ariette.)