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poesie varie | 293 |
non han prodiga mensa o gioco avaro
l’erto cammin d’agevolar possanza.
Sol le vie per tentar alte, immortali
tesse virtú, fatica impenna l’ali.
VII
[Per la stessa occasione.]
Vanne, sampogna, ove l’amena costa
del colle urban folto cipresso ingombra;
tacita cerca in grembo al parco l’ombra
e, se vedi pastori, a lor t’accosta.
A tuo poter studia di star nascosta
tra ’l verde opaco che i sentieri adombra;
pur, se alcun ti sorprende, ardita sgombra
ogni vergogna e non tardar risposta.
Diranti forse: — E chi se’ tu che tanto
presumi d’appressarti ai dotti fiati,
sambuco ignoto ed importuno al canto? —
Rispondi allor: — Fra voi, pastor ben nati,
trassemi bel desio d’apprender quanto
piú sian ne’ boschi gli uomini beati. —