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324 dell’iliade di omero


     Tenzonando in tal modo, ambo levarsi
385e l’assemblea disciolsero a le navi
tenuta. A le sue tende e ai propri legni
con Meneziade se ne gi e co’ suoi
Achille, ma Agamennone spalmata
nave fe’ trarre in mar e venti scelse
390remiganti ed al dio sacra ecatombe
vi pose e vi le’ poi guancifiorita
salir Criseide. Andò per duce il saggio
Ulisse. Ma poiché l’acquose vie
ivan essi solcando, di ben tosto
395purificarsi ordinò a tutti Atride.
II che fecero, e quanto di bruttura
c’era gettaro in mare; indi ad Apollo
sul margin pur de l’infruttifer’onda
ecatombe di capre e tori intere
400offersero: sen giá col fumo al cielo
de le carni l’odor. Tai de Tarmata
eran le cure, ma fra tanto Atride
non obliò sua lite e la di lui
fatta poc’anzi contra Achil minaccia.
405Ma a Taltibio e ad Euribate ordin diede
pronti sergenti e araldi suoi: — D’Achille
itene al padiglione e per man presa
Briseide bella a me guidate, e s’egli
darla negasse io stesso (il che piú duro
410a lui sará) con folta turba io stesso
a prenderla verrò. — Con si feroce
ordine gli spedi. Contra lor voglia,
del mar radendo inseminato il lido,
se n’andaro e a le tende ed a le navi
415giunser de’ Mironidoni e lui non lungi
dal padiglione e da la negra barca
sedente ritrovar. Non rallegrossi
per certo Achille in veggendoli, ed essi
di riverenza e di timor ripieni,