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Pagina:Maffei, Scipione – Opere drammatiche e poesie varie, 1928 – BEIC 1866557.djvu/404

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398 dell’iliade di omero


non lo spogliò, ché i suoi ciuffati traci
stavano con lor lunghe aste d’intorno
e benché grande e forte e generoso,
lo reppressero, ond’ei fu spinto indietro.
Cosí que’ duo, l’un sopra l’altro, stesi
fur ne la polve, uno de’ traci e l’altro
de’ ferrocinti condottier epei.
Molt’altri intorno ivano ancisi a terra.
Allor poco apprezzato non avria
per certo l’opre chi ito fosse attorno
senza pugnare illeso e intatto, scorta
facendo e i colpi ribattendo Palla,
poiché molti in quel giorno e de’ troiani
e degli achivi pur distesi al suolo.