Pagina:Maffei - Consiglio politico finora inedito presentato al governo veneto, 1797.pdf/106

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ch’è assai più picciola del Territorio Veronese, e di altri dello Stato Veneto: contuttociò contien più gente, e più danaro, che in diverse altre parti un intero Regno. Gli Stati di questa Provincia si formano dai Deputati delle sue dieciotto Città, e da quello della Nobiltà. Consta dunque il suo Consiglio di 19 voti. Per la Nobiltà s’intendono quelle poche Famiglie, che rimangono dalla prima istituzione della Repubblica, e che al tempo dei Conti d’Olanda, e dei Re di Spagna erano Signori di Terre, e di Castella. Queste al presente non sono che otto, i Capi d’ogni una delle quali formano il Collegio Nobile. Se alcuna di esse vien a mancare, hanno autorità di sostituirne un’altra, e talvolta n’eleggono ancora fuor di tal caso; ma per requisito bisogna aver un Feudo nella Provincia. Altra Nobiltà non si ammette, nè si riconosce; e se l’Imperatore, o altro Principe dichiara Nobile qualche Olandese, e lo crea Conte, o Duca, nel Paese non è riconosciuto come tale, nè entra per questo nel suddetto corpo de’ Nobili. Titoli di Conte, o altro non corrono; e se an Conte di Vassnar per cagion d’esempio, ch’è la Casa più riputata, presenta qualche istanza agli Stati, non usa alcun suo Titolo. Il Deputato, che la Nobiltà manda all’Aja