Pagina:Mantegazza - Elogio della vecchiaia.djvu/145

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della vecchiaia 121

e li salutiamo con rispetto, se non con amore.

Le virtù negative, le virtù difficili son come i sigari o come l’assenzio. Si incomincia a trovarli amari o nauseosi e poi si forma un palato nuovo, che sa apprezzarne i reconditi pregi; finchè non possiamo farne senza e ci divengon necessari quanto il pane e l’aria.

Per conto mio confesso, che farei senza piuttosto della camicia, che della triplice corazza di pazienza e di indulgenza, che mi son messo intorno alla fragile pellicola della mia nervosa personcina.

All’economia ho già dedicato tutto un capitolo. Vediamo di studiare le altre virtù negative, che indorano l’orizzonte del vecchio sano e felice.

Il giovane è per sua natura poco paziente. Ha la pelle fina e irascibile e ogni puntura di spillo è per lui un’offesa fatta alla sua dignità e contro cui reagisce violentemente. Non offende e non vuol es-