Pagina:Mantegazza - Elogio della vecchiaia.djvu/149

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della vecchiaia 125

Un giorno essa venne a domandarmi uno schiarimento ed io non potei resistere alla tentazione di confessarla.

— Ella deve essere ben felice, cara signora, perchè le si legge in faccia una perpetua giocondità e fa tanto piacere il guardarla, ch’io nelle mie lezioni spesso non parlo che per lei. —

La buona signora si mise a rider forte, ma non disse verbo.

Ed io:

— Ella deve avere una famiglia, che la circonda di tenerezze e di amore, dei nipotini che giocano con lei... —

E la buona signora, ridendo ancora, si scoprì un braccio:

— Ella già è medico e non avrà ribrezzo di vedere una cosa molto brutta...

Aveva una piaga cancerosa estesissima, che le divorava pelle, muscoli, ossa...

— Oh povera signora, quanto deve soffrire... Ma come può ella assistere alle mie lezioni col volto sempre sorridente... perchè ella deve soffrire dolori atroci... —

— Sì, ma non sempre. Ed io sorrido, perchè sono paziente e non voglio ispirare —