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202 | Storia di due vecchi felici |
biamo fatto noi, e il bene che ci vogliono gli altri. Chi non ha mangiato di questo pane, veramente eucaristico, non ha conosciuto una delle gioie più alte concesse all’uomo. Pane eucaristico, perchè in esso è nascosto un Dio: il Dio del bene.
La rendita di cui gode Ipsilonne consta di due cespiti, come direbbe un burocratico della finanza.
Il primo è una pensioncina che gli feci aver io dal Depretis e che il Crispi aumentò e rese vitalizia. È il premio che il Governo italiano gli ha concesso, per aver salvato la vita di Garibaldi con pericolo della sua. E questo è il premio di un atto eroico, è il premio dato dalla patria a un suo cittadino.
L’altro cespite è il tributo di un suo figliuolo, che in America onora il nome italiano con l’onesto commercio. È il ricorso di un santo affetto, che l’Oceano non ha fatto naufragare, ma ha raddoppiato. Un vecchio padre può ricevere senza rossore da un figlio a cui diede la vita e che iniziò all’onestà sicura, al lavoro costante.
Ed ecco come Ipsilonne vive di rendita