Pagina:Mantegazza - Elogio della vecchiaia.djvu/254

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genza, che è come chi dicesse una flanella, che ci difende dai reumatismi del cuore e dalle nevralgie del pensiero.

Consiglio a voi tutti di fare altrettanto.

Ai giovani la lotta, anche se fiera e tenace; ai vecchi l’indulgenza per gli uomini e per le cose.

Ai giovani abbattere i nemici del bene e del vero; ai giovani combattere per il trionfo del progresso, della libertà, della giustizia.

Ai vecchi medicare le ferite dei caduti, siano poi d’una parte o dell’altra.

Ai giovani la fede, che apre gli orizzonti dell’avvenire; ai vecchi la carità che calma il dolore da qualunque parte venga, che medica i feriti e seppellisce i morti.

Ogni umana famiglia è fatta da un uomo e da una donna, e dove manca o l’uno o l’altro di questi due grandi fattori, l’organismo della famiglia zoppica e s’inferma.

E così è di quell’altra più grande famiglia che è una società umana. In questa devono esservi i giovani e i vecchi. Senza quelli manca il cuore e mancan le braccia;