Pagina:Mantegazza - Elogio della vecchiaia.djvu/31

Da Wikisource.

e nel pensiero dell'uomo 7


molteplici e svariati sentimenti che la vecchiaia risveglia nell’uomo che pensa, nell’uomo che sente.

Di questa lotta, troviamo le traccie in tutti gli scrittori che rivolsero il loro sguardo alle teste canute; e se raccogliessimo tutti i giudizii dati da essi sulla vecchiaia, faremmo senza volerlo tutta quanta la fisiologia, la psicologia e la legislazione di quest’ultima età della vita.

I pessimisti ci dipingono la vecchiaia come una grande sventura.

L’antichità classica scrive sulla tomba: felice colui che è morto giovane.

Menandro proclama che la vecchiaia è un peso molesto: Difficile senectus est hominibus onus.

E Terenzio, ancor più crudele di Menandro, dice francamente che la vecchiaia è una vera malattia. Senectus ipsa est morbus; sentenza che giunge fino a noi sotto forma diversa e ispira al Dr. Turck tutto un libro: La vieillesse considereè comme maladie; paradosso che l’autore può difendere con le stesse parole del più grande fra gli avvocati della vecchiaia, Cicerone,