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un sogno 83

fondasse a Roma, che era stata molti secoli prima la capitale del mondo, la culla di tre civiltà.

Gli Americani volevano invece che la capitale planetaria si innalzasse a Quito, dove i vulcani si erano spenti e non si avevano più terremoti e dove rideva un’eterna primavera.

Gli Asiatici dell’estremo Oriente la desideravano nel Giappone, gli Australiani l’avrebbero voluta nella Nuova Zelanda; gli Africani insistevano per l’altipiano centrale del loro continente; ma alla fine trionfarono coloro, che volevano Andropoli ai piedi dell’Imalaia.

Quando Paolo e Maria vi andarono, quella città non aveva che cinque secoli di vita e contava già dieci milioni di abitanti.

Più che una città però poteva dirsi un’immensa agglomerazione di cento città, che dai monti e dalle colline scendevano nelle valli, tutte congiunte poi da strade terrestri e da strade aeree.