Pagina:Mantegazza - Un giorno a Madera, 1910.djvu/62

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non avresti potuto divenir madre senza paura e senza offendere la memoria del tuo padre? E avrei io il diritto di accusarti, perchè più forte e più buona di me tu mi riconduci con un tuo sguardo dolce e imperioso sulla via del dovere? Emma, Emma, io mi sento così picciola cosa, quando ti son vicino, che tu potresti far di me quel che tu vuoi. Ho il dovere di obbedirti per tutta la vita, perchè una volta sola tu mi hai permesso di comandarti: e piangendo sulla tomba di tuo padre, hai domandato alla sua ombra di scioglierti dalla tirannia d’un giuramento che ti incatenava per tutta la vita.

Quando penso, mia Emma, alle lunghe lotte sofferte da te a San Terenzo e qui a Londra, io mi sento superbo di amarti. L’amore e il dovere si facevano così aspra guerra ch’io non saprei dirti se più ti amassi, quando piangendo mi dicevi: mio padre ci perdonerà, non è vero? o quando, rizzandoti improvvisamente seria e pallida, esclamavi: William, il nostro amore sarebbe troppo bassa cosa, se il dovere non lo avesse a vincere.

E tu sei venuta qui a Londra a consultare l’ombra di tuo padre e per la bocca del vecchio dott. Thom ti ha risposto che se la Emma fragile e tossicolosa d’una volta avesse a divenire una donna forte e robusta, questa potrebbe senza recar dolore ad anima viva dar la mano di sposa a William. Tuo padre, ti ha detto il dott. Thom, ti benedirebbe due volte se potesse saperti felice e fedele allo spirito della sua parola.

Guai se l’uomo non avesse le dighe del dovere, se non avesse ad appoggiare la sua fede, la sua convinzione, la sua vita sopra la pietra angolare di principii che non si discutono! Guai a noi se l’uomo dovesse a volta a volta portare sulle bilancie le passioni, la ragione, i giuramenti eterni e le transazioni di coscienza per decidersi sul da farsi! Sarebbe lo stesso che perdere la propria dignità e vivere tutta la vita nell’altalena nauseosa del mal di mare. Tu me l’hai detto cento volte, Emma, e tu mi hai convinto. L’uomo deve piegare il capo dinanzi al dovere; ma quando la nostra fragile natura sta per infrangersi contro quella colon-