Pagina:Mantegazza - Un giorno a Madera, 1910.djvu/70

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sostengo che anche nelle Indie convien salassare e fieramente i malati di febbri tropicali; perchè invece di occuparmi di una pulce che pizzica la nostra pelle invece di perdermi a misurare la grandezza di un tubercolo o di segnare le frontiere esatte del fegato, vado diritto alla vita e la palpo e le domando ragione del suo disordine e dei suoi turbamenti...»

Il dott B... di certo non ha usato sopra di se tutta quella batteria di mignatte, di cauteri e di vescicanti che voleva infliggermi, perchè egli sembrava volere scoppiare ad ogni momento nei suoi abiti troppo stretti, e parlandomi sudava assai e spesso doveva asciugarsi il sudore della fronte; ed io era così turbata che mi pareva che quel sudore fosse come un olio tinto in rossigno dal sangue.

«My lady quando vorrete guarire radicalmente, fatemi chiamare in Londra a casa vostra, ed io vi guarirò. Se volete morire fuori dell’Inghilterra, andate pure a Madera o a Nizza...»

La perorazione con cui il dottor B... chiuse il suo consulto fu così brutale, ch’io non trovai parole a rispondergli e, mormorando qualche confuso monosillabo, mi affrettai a pagarlo e me ne andai.

La terza parte del mio martirio è consumata, e poi ti dirò: Caro William, ho fatto anche questo per te...

Vedrò ancora due altri colleghi del dott. B... e poi mi crederò degna non solo di essere la tua amica, ma anche l’eroina del tuo cuore.

Oggi sento il bisogno violento di prendere un contravveleno alla visita del dott. B... Voglio pigliarmi il mio Burns e le tue lettere e andare nel luogo più solitario del nostro parco e perdermi per lunghe ore fra gli alberi e la tua memoria; fra la poesia della natura e quella del cuore.

emma a william.

Londra, 6 luglio 18...

Dopo la mia visita di jeri al dott. B... io mi sentiva alleggerita da un gran peso e mi pareva davvero che