Pagina:Manuale 150 ricette di cucina di guerra.djvu/72

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vaniglia, un etto di zucchero, un bicchierino di rhum e poca panna o in mancanza di panna un di latte, tanto quanto ne occorre per rendere la pasta morbida, ma consistente.

Mettila in stampo unto di burro pigiandola. Dopo pochi minuti la rovescerai sul piatto e la coprirai con zucchero caramellato.


130. - Fiori di zucca fritti.

Scegliete dei fiori di zucca o bocciuoli quasi aperti, tagliatene il gambo, lavateli, asciugateli in un lino e immergeteli uno per volta in una pastella fatta con farina uovo e olio. Buttateli nello strutto caldo. Si servono semplici oppure spolverati di zucchero fine o con miele. Nello stesso modo si friggono fettine di mele, albicocche divise per metà o fettine di pesche.


131. - Fritto di polenta.

Cuocere nel latte della farina di granoturco finchè si sia ottenuta una polentina molto dura, aggiungervi un pezzetto di burro e stenderla all’altezza di un dito su una tavola di marmo: tagliare la polentina a losanghe, friggerla nell’unto caldo e servirla con zucchero.


132. - Pan perduto.

In una tazza di latte mettere una bella cucchiaiata di zucchero, un pizzico di cannella in polvere e un po’ di buccia di limone grattato. Intingervi delle fettine di pane raffermo alte un dito e senza crosta, passarle nell’uovo battuto e pangrattato, friggerle e servirle con zucchero.