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Pagina:Manuale di economia politica con una introduzione alla scienza sociale.djvu/141

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[§ 107-108] introduz. alla scienza sociale 131

sono tolte le antiche giurisdizioni speciali, ed ora se ne è instituita una nuova, cioè quella dei probiviri, in pro degli operai1. Coloro che chiedevano la libertà dello sciopero non si figuravano di conseguire la libertà, per gli scioperanti, di accoppare gli operai che vogliono seguitare a lavorare, e di incendiare impunemente gli opifici. Coloro che chiedevano eguaglianza dei tributi in pro dei poveri, non si figuravano di ottenere l’imposta progressiva in danno degli agiati, e di far capo ad un ordinamento in cui i tributi sono votati da coloro che non li pagano; onde si sente sfacciatamente fare il ragionamento seguente: «Il tributo A colpisce solo gli agiati e servirà a fare spese di cui godranno solo i meno agiati: dunque sarà approvato sicuramente dalla maggioranza degli elettori».

108. Le teorie economiche e sociali usate dai contendenti nelle battaglie sociali debbono essere giudicate non già pel loro valore oggettivo, ma bensì principalmente per la qualità che possono avere di suscitare emozioni. Perciò giova poco o nulla ogni confutazione scientifica che di esse si possa fare, sia pure quanto si vuole oggettivamente esatta.

C’è di più. Gli uomini, quando a loro giovi, possono prestare fede a una teoria di cui conoscono poco più che il nome; il che del rimanente è fenomeno generale in tutte le religioni. La maggior parte dei socialisti marxisti non hanno lette le opere del Marx. In casi particolari se ne può avere certa prova. Per esempio, prima che quelle opere fossero tradotte in francese e in italiano, è certissimo che i socialisti francesi ed italiani che non sanno il te-


  1. Systèmes, I, p. 136