Pagina:Manuale di economia politica con una introduzione alla scienza sociale.djvu/283

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[§ 1-2] gli ostacoli 273

avere la sua tangente che fa un angolo acuto α, come è indicato sulla fig. 29, non può scappare da c'' in c, ma deve di necessità inflettersi per andare verso f. Ma quella concavità in h è contraria alla proprietà delle linee di indifferenza notata al § 45; dunque l’ipotesi fatta non può sussistere.


CAPITOLO V.

Gli ostacoli


1. Lo studio del modo col quale si superano, ossia lo studio della produzione, è più lungo di quello che indaga come operano i gusti; e ciò accade per cagione della grande complessità della produzione presso i popoli civili.

2. La divisione del lavoro e l’impresa. — Presso questi popoli appare un fenomeno noto sotto il nome classico di divisione del lavoro. Esso consiste essenzialmente in ciò che, per la produzione, occorre radunare ed adoperare un gran numero di elementi. Come bene osservò il nostro Ferrara, se si considera ciascun elemento e la parte che esso ha nella produzione, si vede la divisione del lavoro; se si considerano quegli elementi complessivamente e si pone mente allo scopo pel quale sono uniti, si vede la cooperazione1. Si hanno così due nomi per un

  1. Il Ferrara dice: associazione. Egli, nella prefazione intitolata: L’agricoltura e la divisione del lavoro, XIV, dopo di avere rammentato il fatto che più uomini, invece di uno, concorrono ad un’opera produttiva, aggiunge: «Quando questo fatto, questo concorso, noi lo riguardiamo dal lato dello scopo e del risultato comune, vi vediamo l’Associazione; quando lo si considera dal punto di vista degli individui concorrenti, rispicca la Divisione».
Economia politica. - 18.