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328 l’equilibrio economico [§ 4-6]


4. Modifichiamo un poco le condizioni del problema. Supponiamo che il rapporto della quantità di vino alla quantità di aceto ottenuto (prezzo in vino dell’aceto) non sia costante. Per esempio, si tiene conto delle spese di trasformazione, poco anzi trascurate. Ogni settimana si dànno 14 litri di vino ad un uomo che provvede la botte e gli arnesi, e che lavora per compiere quella produzione. In tal modo si possono trasformare sino a 60 litri di vino in aceto. Inoltre, dividiamo il produttore dal consumatore. Ci sarà un uomo che produce l’aceto e che lo vende al consumatore, facendosi pagare in vino.

Graficamente, trasportando subito la figura della Fig. 461.produzione su quella del consumo, prenderemo o m eguale a 40 litri di vino, m h eguale a 14, e tireremo la retta h k inclinata di 45º su m o; essa sarà la linea di indifferenza di indice zero, ossia la linea delle trasformazioni complete. Se la linea dei baratti dell’individuo considerato è a c c' d le sue intersezioni c e c' con la linea delle trasformazioni complete saranno punti di equilibrio.

5. Se il produttore è solo e può operare secondo il tipo (II), procurerà di ottenere il massimo utile, e il punto di equilibrio sarà il punto d ove la linea dei baratti è tangente alla retta h' k' parallela ad h k.

6. Se vi è concorrenza, il produttore non potrà stare in d e sarà ricacciato sulla linea h k.


  1. Per mancanza di spazio, il punto e, è stato segnato, sulla figura tra c e c'; ma in realtà deve trovarsi oltre c', sulla retta h k, movendo da c verso c'.