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32 principii generali [§ 45-47]


Colle intuizioni di fatti sperimentali vengono a contrasto quei fatti stessi, onde le intuizioni debbono adattarsi ai fatti. Colle intuizioni non sperimentali vengono a contrasto solo altre intuizioni, onde per l’adattamento basta che gli uomini consentano in una stessa opininione. Il primo è adattamento oggettivo; il secondo, soggettivo. L’errore di confondere l’uno coll’altro ha la sua radice nel sentimento che spinge l’uomo a considerarsi come il punto centrale dell’universo e a credere che in sè reca la misura di tutte le cose.

46. L’universale consenso degli uomini non ha virtù di rendere sperimentale una proposizione che non lo è; nè l’acquista quando quel consenso si estenda nel tempo, sino a valere per tutti gli uomini che hanno esistito. Perciò è pure vano il principio che ciò che non è concepibile non può essere reale; ed è propriamente assurdo il figurarsi che le possibilità dell’universo siano limitate dalla capacità della mente umana.

47. I metafisici, che si valgono delle proposizioni Y, sogliono talora asserire che esse sono necessarie per trarre qualsiasi conclusione dalle proposizioni X, perchè, senza un principio superiore, la conclusione non seguirebbe necessariamente dalle premesse. Essi fanno così un circolo vizioso, poichè suppongono precisamente che le proposizioni X si vogliano porre nella categoria delle proposizioni aventi carattere di necessità e di verità assoluta1; ed infatti è vero che, ove ad alcuna conseguenza della categoria X, si voglia dare i caratteri delle propo-


  1. Uso quei termini perchè altri li adopera, ma io non so quali sieno le cose che si vuole indicare con quei termini.