Pagina:Manuale di economia politica con una introduzione alla scienza sociale.djvu/60

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50 introduz. alla scienza sociale [§ 20]


20. Le ricerche che possono utilmente instituirsi su quei sentimenti sono rivolte a conoscere quale ne è l’indole, l’origine, la storia; in quali relazioni stanno fra di loro e con altri fatti sociali; le relazioni che possono avere coll’utilità dell’individuo e della specie (§ 6).

Anche occupandosi di tali ricerche, è ben difficile che gli uomini procedano in modo interamente sereno e scientifico; a ciò si oppone il profondo commovimento dell’animo che da esse ricevono. Solitamente chi ragiona dei sentimenti ora accennati ne fa due classi, e pone nella prima quelli in cui consente, che sono detti veri e buoni; nell’altra, quelli da cui dissente, che sono detti falsi e cattivi: e quell’opinione informa ogni suo giudizio, impronta ogni sua ricerca. In Europa, dal medio evo sino verso il secolo XVIII, non era lecito di discorrere delle religioni che non fossero la cristiana, se non come di funesti errori; ora è sorta una religione umanitaria-democratica, e questa sola è vera e buona; le altre, compresa la cristiana, sono false e perniciose. Chi manifesta tali concetti si figura ingenuamente essere scientificamente molto al di sopra di coloro che, per il passato, la medesima intolleranza diversamente usavano1.

Da tale menda non vanno esenti molti fra i moderni che hanno studiata l’evoluzione di quei sentimenti, poichè essi hanno una fede alla quale più


  1. Alfred de Musset; L’Espoir en Dieu:

    «Sous les rois absolus, je trouve un Dieu despote;
       On nous parle aujourd’hui d’un Dieu républicain».

    Oggi poi ci discorrono di un Dio socialista; o ci sono dei cristiani che nel Cristo ammirano solo un precursore del Jaurès.