Vinto dai colpi al suol cade repente
Due volte, e due la briglia
Stringe, due volte il palafren ripiglia
24Ferocemente.
Fera pugna ineguale or si rinnova
Dall’inimico lato;
Par giunto omai l’inevitabil fato
28A l’ardua prova.
Qual’ aspra torre in sul conteso loco
In un raccolti e stretti
Fermi ristanno i subalpini petti
32Al ferro, al foco.
E già le forze a rintegrar son pronte
Le franche ardite schiere:
Folgoreggiando le nimiche fere
36Salgon sul monte.
Come soglion talor due nubi orrende
Urtarsi, e si disserra
Romoreggiante il tuon; trema la terra
40E il folgor scende;
Tal di Franchi un manipolo l’avversa
Torma feroce invade,
E già da mille colpi rotta cade
44Al suol riversa.
Molle è il terren di sangue orrido e nero,
Cercan la fuga i vinti,
E sovra i corpi de’ superbi estinti,
48Passa il destriero