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la conversione. 123

cazione di collegio era stata tutta cattolica; uscito di collegio, sappiamo ch’egli frequentava ancora le chiese; le scene orrende del cardinal Ruffo a Napoli, quelle

    situation de doute et d’examen se prolonge fort longtemps; il est naturel de penser que cette résolution a été prise en connaissance de cause. Il n’est pas exact non plus que Manzoni ait épousé une protestante en haine de la croyance catholique. A son retour à Milan il se maria, très-jeune lui-même, avec une jeune personne de seize ans, mademoiselle Henriette Blondel, fille d’un Génevois établi à Milan, et qui était en effet protestante; mais il l’épousa, non parce qu’elle était protestante, mais parce quelle était fort intéressante, parce qu’il l’aimait beaucoup, et que sa mère désirait qu’il n’épousât pas une Milanaise. De plus, si mes renseignements sont exacts, loin d’avoir été conduit au Catholicisme par sa femme, ce serait lui au contraire qui aurait décidé l’abjuration de cette dernière.» Vogliono, come dissi, che il Padre Degola giansenista, ed il Padre Grégoire abbiano avuto il primo merito come catechisti del neo-cattolico; venuto poi ad abitar nuovamente in Lombardia, il giansenista monsignor Tosi, divenuto confessore del giovine Poeta, compì, a poco a poco, il preteso miracolo, con tanto maggiore efficacia, in quanto egli conformava intieramente la propria vita ai precetti religiosi che insegnava. — Tra le opere che formavano parte della libreria del Manzoni a Brusuglio, vi era un magnifico Sant’Agostino in undici volumi, con qualche postilla autografa. Le Confessioni di Sant’Agostino dovettero offrire materia di lunga meditazione al neo-cattolico Manzoni. Il professor Magenta è persuaso che la vera conversione del Manzoni sia stata operata dal Tosi, e noi lo crediamo tanto più facilmente, in quanto riconoscendo che nel Tosi vi erano le doti d’un santo, e che dal lato morale egli dovette fare un gran bene al Manzoni, pel rigore del suo Giansenismo, per l’angustia de’ suoi sillogismi religiosi minacciò pure di soffocarne l’alto ingegno creatore. Il professor Magenta, al quale avevo domandato qualche schiarimento sul contenuto di certe lettere confidenziali da lui omesse nella stampa dell’importante suo libro relativo al Tosi, egli, dichiarando di non potermene dare, si distende nuovamente nelle lodi di monsignor Tosi, ed io credo mio dovere riferir qui le sue proprie parole: «Non s’esagera dicendo che (il Tosi) dominava l’animo del grande scrittore. Non pare vero che nessuno dei bio-