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222 i promessi sposi.

avuto la virtù di attirarlo nel proprio seno. Chi cerca ora in qual modo il Manzoni siasi condotto a credere, non ha da fantasticar molto, ma semplicemente da rileggere con un po’ d’attenzione la scena commovente dell’incontro dell’Innominato col cardinal Federigo. Con pochissime mutazioni, si può sostituire al nome dell’Innominato quello del Manzoni, al nome del cardinal Borromeo quello di monsignor Tosi, con la sicurezza d’avere scritta ne’ Promessi Sposi la propria confessione autentica, ma trasformata, dissimulata ed ingrandita in opera d’arte, del poeta convertito.1

  1. Lo riferisco, quantunque notissimo, perchè nella biografia manzoniana sembrami avere una importanza speciale:
      «.... La presenza di Federigo era infatti di quelle che annunziano una superiorità, e la fanno amare. Il portamento era naturalmente composto, e quasi involontariamente maestoso; non incurvato, nè impigrito punto dagli anni; l’occhio grave e vivace, la fronte serena e pensierosa; con la canizie nel pallore, tra i segni dell’astinenza, della meditazione, della fatica, una specie di floridezza verginale; tutte le forme del volto indicavano che, in altra età, c’era stata quella che più propriamente si chiama bellezza; l’abitudine de’ pensieri solenni e benevoli, la pace interna d’una lunga vita, l’amore degli uomini, la gioia continua d’una speranza ineffabile, vi avevano sostituita una, direi quasi, bellezza senile, che spiccava ancor più in quella magnifica semplicità della porpora.
      Tenne anche lui, qualche momento, fisso nell’aspetto dell’Innominato il suo sguardo penetrante; ed esercitato da lungo tempo a ritrarre dai sembianti i pensieri; e, sotto a quel fosco e a quel turbato, parendogli di scoprire sempre più qualcosa di conforme alla speranza da lui concepita al primo annunzio d’una tal visita, tutt’animato: «Oh!» disse, «che preziosa visita è questa! e quanto vi devo esser grato d’una sì buona risoluzione: quantunque per me abbia un po’ del rimprovero!»
      «Rimprovero!» esclamò il signore maravigliato, ma rad-