Pagina:MarinellaDellaNobiltàEtDell'EccellenzaDelleDonneEt.djvu/46

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quanto utile sia la perspicacia dell'ingegno, non accade, che io m'affatichi in raccontarlo; scoprendosi in quella la sottillezza dell'intelletto, et il suo giuditio, come dice il medesimo nel 6. dell'Ethica al cap.10. ma non solo più sagaci, ma molto più astute degli huomini le giudicò. dicendo Sunt foemine maribus astutiores. il qual ornamento dell'anima per sua attività, et eccellenza vien chiamato da Latini Calliditas, dote sempre giunta con la prudenza, come nell'undecimo cap. del libro 6 dell'Ethica egli mostra. Sono etiandio più vigilanti, dicendo, Ad hac vigilantiores. Et di costumi più mansuete, et benigne de' maschi, come nel medesimo luogo si legge. Sunt enim feminae moribus mollioribus,mitescunt enim celerius,et magis misericordes. Cose, che non si trovano nell'huomo, participando più della fiera, che dell'huomo, et però più feroci, essi sono sanguinolenti, et pertinaci, et che credete voi che importi l'essere misericordioso. udite quello, che dice Aristotile nella sua Fisonomia; ove egli ragiona de' compassionevoli. Sunt misericordes ingeniosae et callidae, et poco doppo soggiunse. misericors est sapiens,et modestus, immisericors, insipiens, et inverecundus, cioè sono coloro, che si dogliono de travagli altrui ingegnosi, et saggi, et modesti. onde si può dire, che essendo la donna più misericordiosa dell'huomo, per consequenza sia più saggia, più dotata d'ingegno, et più modesta di lui. racconta il medesimo nel libro nono dell'Historia degli Animali al cap. sopracitato una così bella stravaganza quanto imaginar si possi. Et indegna di lui, che dico indegna? anzi nò, poiche in altri luochi ne dice delle somiglianti, cioè che le donne sono