Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 134 — |
sti e di grida.... L’abitante di un villaggio alpestre, può palpitare d’angoscia ogni giorno, mediante un giornale, con i rivoltosi cinesi, le suffragette di Londra e quelle di New York, il dottor Carrel e le slitte eroiche degli esploratori polari. L’abitante pusillanime e sedentario di una qualsiasi città di provincia può concedersi l’ebrietà del pericolo seguendo in uno spettacolo di cinematografo, una caccia grossa nel Congo. Può ammirare atleti giapponesi, boxeurs negri, eccentrici americani inesauribili, parigine elegantissime, spendendo un franco al teatro di varietà. Coricato poi nel suo letto borghese, egli può godersi la lontanissima e costosa voce di un Caruso o di una Burzio.
Queste possibilità diventate comuni, non suscitano curiosità alcuna negli spiriti superficiali, assolutamente incapaci di approfondire qualsiasi fatto nuovo come gli arabi che guardavano con indifferenza i primi aeroplani nel cielo di Tripoli. Queste possibilità sono invece per l’osservatore acuto altrettanti modificatori della nostra sensibilità, poiché hanno creato i seguenti fenomeni significativi:
1 — Accelleramento della vita, che ha oggi, un ritmo rapido. Equilibrismo fisico, intellettuale e sentimentale sulla corda tesa della velocità fra i magnetismi contradittorii. Coscienze molteplici e simultanee in uno stesso individuo.
2 — Orrore di ciò che è vecchio e conosciuto.
Amore del nuovo, dell’imprevisto.
3 — Orrore del quieto vivere, amore del pericolo e attitudine all’eroismo quotidiano.
4 — Distruzione del senso dell’al di là e aumentato valore dell’individuo che vuol vivre sa vie secondo la frase di Bonnot.
5 — Moltiplicazione e sconfinamento delle ambizioni e dei desideri umani.
6 — Conoscenza esatta di tutto ciò che ognuno ha d’inaccessibile e d’irrealizzabile.
7 — Semi-ugualianza dell’uomo e della donna, e minore slivello dei loro diritti sociali.