Pagina:Marinetti - Il tamburo di fuoco.djvu/23

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getali in una foresta buia. Ma l’orecchio si esercita nel distinguerli. Così la coscienza si esercita nel distinguere il Male dal Bene. Forse la coscienza altro non è che una luce in lotta contro questi due lottatori bui. La lotta è la grande matrice indispensabile. Senza questa rivolta, il mio coraggio sarebbe caduto. Alcuni si rivoltano per precisare la loro potenza individuale. La loro rivolta è una potenza partorita dalla mia potenza. I migliori, però, quelli che mi furono collaboratori e non seguaci sono fermi nella loro fedeltà al Sinrun! Questi sono ora nell’Oasi di mio fratello, a cinque giornate di cammello.

Voltandosi di scatto.

Lanzirica! Il respiro di Mabima mi tortura. Non è un respiro: è un rantolo di agonia. Difendila dal sole! Con l’ombra del tuo corpo ritto davanti a lei!

Chinandosi tre volte, tocca tre volte la terra con la palma destra aperta, poi l’alza al cielo.

Sole Sole feroce! Ti ho sempre amato e venerato! Ho sempre glorificato le tue sovrane


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