Pagina:Marinetti - La cucina futurista, 1932.djvu/132

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to, che si era offerto ad illustrare le portate, annuncia l’Aerovivanda del pittore Fillìa.

L’«Aerovivanda» è composta da frutti e verdure diverse che si mangiano con la mano destra senza aiuto di alcuna posata, mentre la mano sinistra accarezza una tavola tattile formata da carta vetrata, velluto e seta. Intanto l’orchestra intona un rumoroso e violento jazz, e i camerieri spruzzano sulla nuca di ogni commensale un forte profumo di garofano. La sala rimbomba dalle strida delle signore violentemente irrorate di profumo, dalle risa generali e dagli applausi definitivi e interminabili.

(Una sola persona rimaneva estranea all’entusiasmo generale: immediatamente interrogata si è scoperto che essa era mancina — sfregava perciò la tavola tattile con la destra mentre mangiava con la sinistra).

Ormai il rinnovamento della cucina futurista aveva trionfato. Il Carneplastico di Fillìa, il Polo Nord + Equatore di Prampolini, il «Paradosso di Primavera» e la «Macchina da gustare» di Prampolini, il «Dolcelastico» di Fillia, malgrado l’audacia delle loro forme e l’originalità del contenuto furono apprezzatissimi.

Tra le diverse portate, furono riservate a sole 10 persone, due piatti a sorpresa. Il «Pollo d’acciaio» di Diulgheroff e il «Porco eccitato». Il corpo del pollo meccanizzato dai bomboni color alluminio, e il salame immerso in una salsa di


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