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banchetto s’era potuto gustare un inobliabile saggio.
Sedutosi Marinetti, balzò in piedi il poeta Farfa, che declamò con impeto aviatorio un inno quasi pindarico intitolato «Tuberie».
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banchetto s’era potuto gustare un inobliabile saggio.
Sedutosi Marinetti, balzò in piedi il poeta Farfa, che declamò con impeto aviatorio un inno quasi pindarico intitolato «Tuberie».
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