Pagina:Marinetti - La cucina futurista, 1932.djvu/72

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il pudore ipocrita e la menzogna dell’intelligenza, eccolo che ora frusta la beatitudine ipocrita della digestione. È tutta una morale che Marinetti sventra, sotto questa nube cucinaria. Egli si ricorda senza dubbio dei bei tempi violenti in cui sotto il cielo di Parigi piantava il germe di una rivoluzione mondiale degli spiriti».

Alle pubblicazioni su Comœdia seguirono articoli, commenti, caricature e discussioni sui maggiori giornali francesi, inglesi, americani, tedeschi, ecc.

Significativa l’intervista del giornale Je suis partout con Marinetti e l’articolo di fondo, in prima pagina, del quotidiano Le Petit Marseillais, sulla cucina futurista. Il Times di Londra, ritornò ripetutamente sull’argomento con scritti diversi, pubblicando anche poesie polemiche.

Lungo articolo «ITALY MAY DOWN SPAGHETTI » sulla Chicago Tribune. Altri articoli sulla Reinisch-Westfalische Zeitung di Essen e sul Nieuwe Rotterdamsche Courant. Giornali da Budapest a Tunisi, da Tokio a Sidney, che rilevano l’importanza della battaglia futurista «contro le vivande tristemente miserabili».

Fra i tanti questo articolo, apparso sul The Herald, fu tra i primi ad agitare la polemica sulla cucina futurista:


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