Pagina:Marinetti - Re Baldoria.djvu/107

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atto secondo 95

mente!... Dammi il braccio, Alidoro... Fra poco...(sottovoce) fra poco, pranzeremo!

L’Idiota sorride malinconicamente tergendosi la fronte insanguinata con una foglia d’oleandro. Il Re sale sul palco e siede sul trono, L’Idiota, Anguilla, Masticafiele, Pancotto, i Vassalli e il loro seguito si dispongono, seduti o sdraiati, sui gradini, e s’addormentano tutti. Fra Trippa è scomparso.

FAMONE

spinto verso il fondo della scena dalla folla degli Affamati.

Olà! Guatteri! Cuochi del Banchetto Universale! Rispondetemi!... In nome di tutti i Citrulli, voglio sapere come adempite alla vostra missione!... Quando... quando mangeremo?... Rispondete!

MAZZAPICCHIO.

Non rispondono, quei vili stomachi ambiziosi?... Bisognerebbe assediare il Castello con molte zattere... poiché essi potrebbero svignarsela, con gli scrigni, sugli Stagni del Passato e rifugiarsi nei Mulini del Demonio! Che ne dici, Famone?

FAMONE

ridendo a crepapelle:

Eh! via!... Essi non oseranno mai avventurarsi su quegli stagni maledetti! (Abbassando la voce, e con gesti di mistero) Santa Putredine, la patrona degli stagni, veglia giorno e notte!... Tutto ciò che ella tocca, Citrulli o amimali, si decompone subito, a membro a membro, in mille fetidi lembi... e nessuno, mai, ritornò da un simile viaggio! (Si ode un tintinnìo di coltelli) Udite?