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VERMICELLO.
Sarà per rinfrescarsi le guancie, riarse dal calore dei fornelli!... Deve fare un caldo infernale, là dentro!
ANGUILLA.
No! T’inganni!... Quegl’impostori s’infarinano il viso per sembrar pallidi e morenti di fame come noi!... Ecco! Ecco! Stanno per aprir la porta!... I servi scostano le madie... I Guatteri si sono riuniti intorno allo spiedo maggiore, sul quale fu messo a cuocere un bue intero!... Sembrano vecchi medici a consulto presso il letto di un monarca moribondo!... Ah! che cosa curiosa!... Se vedeste il bue!... Pare un colosso addormentato, che si contorca fra lenzuola di porpora, sotto l’oppressione di un incubo! I medici gli tastano il polso!... L’ammalato non si muove più!... Ecco: i Guatteri sollevano il grande spiedo!
GLI AFFAMATI
tumultuando, impazienti e allegri:
Ah! Ah!
ANGUILLA.
Tolgono dal fuoco anche gli altri spiedi!... I Guatteri e i Servi s’avanzano tutti, ora, recando buoi e vitelli arrostiti, fumanti e rossi!... Li portano su barelle, come feriti!
Anguilla si volge verso l’interno del refettorio e si mette a cavalcioni sul capitello, mentre i battenti si aprono sotto di lui, gettando a terra una parte degli Affamati.