Pagina:Marinetti - Re Baldoria.djvu/142

Da Wikisource.
130 re baldoria

VERMICELLO

cacciato indietro, gesticolando con Crostino, Anitroccolo e Dentacuto:

No! No! Anche noi vogliamo sederci vicino alle cucine! È un’ingiustizia!... La sorte, soltanto la sorte deve decidere dei posti migliori!

ANGUILLA

in tono beffardo

Ma non vedi che la sorte si è già pronunciata in nostro favore, coll’elargirci dei muscoli che tu devi rispettare anche se non vuoi?... (Facendo l’atto di chi mostra possenti bicipiti) Indietro!... Ammucchiatevi in fondo alla sala, vili stomachi infraciditi!.. Ed ora, giù il cappello!... Ecco le barelle dei feriti!

MAZZAPICCHIO.

Presto, Anguilla!... Vieni a sederti alla mia destra! (Volgendosi a Vermicello) E... cessate di sbraitare, miserabili aborti!... Pezzenti! Pidocchiosi!...

CROSTINO.

È un’ingiustizia!... Voi abusate della vostra forza!...

ANGUILLA.

Diamine!... A che ci servirebbe la forza, se non ne abusassimo?...

FRA TRIPPA

untuosamente

Calma!... Calma!...