Pagina:Marinetti - Re Baldoria.djvu/278

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266 re baldoria

mani possenti unghiate d’odio... bisogna sbranare il Re... bisogna rimangiare Fra Trippa!...

Gridando a voce spiegata:

Abbasso preti e sgherri!

Satanasso li afferri

Abbasso leggi e Re!...

Oh! che la Giustizia, l’Eguaglianza e la Libertà regnino infine in tutti gl’intestini!...

SANTA PUTREDINE

facendo fare smorfie alla sua rossa faccia solare:

Calva Giustizia dal naso adunco sotto gli occhiali!... Libertà di desiderare invano e di morire, come spiche, sotto la falce della Morte! Olà! «Giustizia», «Libertà», «Uguaglianza», grandi parole sonore!... Olà, vecchi Don Chisciotti dall’elmo di sangue, che passate con stivali infangati e mantello turchino, caracollando sui vostri corsieri d’apoteosi!... Olà! Don Chisciotti morenti! alla riscossa!... Se i mulini a vento dell’Impossibile non vi hanno consumate le braccia che spazzano gli orizzonti, sguainate dunque un’altra volta le vostre spade azzurre fiorite di speranza, per trinciare carni siderali, sulla tavola del cielo, al festino dei festini di tutti gli Affamati!...

FAMONE

gridando a gran voce, ritto sulla tinozza d’oro che copre Re Baldoria:

Sono stanco di te, Santa Putredine, e della tua solenne testa solare!... Le tue parole rosse mi bruciano il cervello!... Sono stanco del tuo vam-