Pagina:Marinetti - Teatro.djvu/280

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Prima sintesi

Camera arredata modestamente in una pensione al pianterreno d’un quartiere popolare del porto di Bassabulà. Nella parete del fondo, una grande finestra s’apre su case sicomori. Moschea e minareto che dominano la strada vociante di Bar, Caffè, giuocatori di fama, venditori ambulanti e mendicanti. Nella parete del fondo una porta dà sul corridoio. Alla porta è sospesa una cassetta per le lettere che riceve dall’esterno. In primo piano alla destra dello spettatore, un divano basso. In primo piano a sinistra un tavolo coperto da tappeto, serve da scrittoio. Alla destra, tra il divano e la finestra, un paravento chiude a metà la tavola da toletta con specchio di Floflò. Quando si alza il sipario Floflò è davanti allo specchio e Musoduro curvo alla tavola-scrittoio. Verso sera.

Floflò

a Perlina:

Dimmi sinceramente, ti piace la mia veste? Non trovi che m’ingrossa? Ho fiducia nel tuo giudizio. Se non piace a te, la rifiuto.

Perlina

Floflò, credimi, ti sta bene e non t’ingrossa affatto.


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