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194 l’innamoramento


167.Nettuno è in una, in atto effigïato
di ferir col tridente un scoglio alpino,
e ne fa scaturir per ogni lato
fiume d’acqua lucente e cristallino.
Sta sovra un nicchio da Delfin tirato,
vomita ancor cristallo ogni Delfino.
Quattro Tritoni intorno in mille rivi
versan per le lor trombe argenti vivi.

168.Ne l’altra entr’una pila incisi e scolti,
ch’a colonnetta picciola fa tetto,
stan tergo a tergo l’un l’altro rivolti
Piramo e Tisbe con la spada al petto;
e spruzzan fuor molti ruscelli e molti
per la piaga mortal di vino schietto,
onde viene a cader per doppia canna
dentro il vaso maggior purpurea manna.

169.Tien l’altra fonte in una conca tonda
seno a seno congiunto, e bocca a bocca,
Hermafrodito in su la fresca sponda,
che la bella Salmace abbraccia e tocca;
ed a questa ed a quello in guisa d’onda
da le membra e da’ crini ambrosia fiocca;
e su i lor capi una grand’urna piena
piove nèttare puro in larga vena.

170.La quarta esprime Amor, che sovra un sasso
quasi dormendo, si riposa in pace.
Le Grazie sotto lui stan più da basso,
come per custodir l’arco e la face.
Sparge balsamo fuor per lo turcasso
l’orbo fanciul, che sonnacchioso giace;
e l’amorose sue vaghe donzelle
stillan l’istesso umor per le mammelle.