Pagina:Marino, Giambattista – Adone, Vol. I, 1975 – BEIC 1869702.djvu/322

Da Wikisource.

ARGOMENTO

Al Giardin del Piacer col Giovinetto
sen va la Dea de l’amorosa luce.

Per le porte de’ sensi indi il conduce
di gioia in gioia a l’ultimo diletto.

1.Armi il petto di gel chi vede Amore
saettar foco e ferir Palme a morte,
e de la rocca fragile del core
difenda pur le malguardate porte;
né del crudele e perfido Signore
v’introduca giá mai le fiere scorte,
ch’insidiose a chi non ben le serra
sotto vista di pace apportan guerra.

2.Chi da quest’empio e da la Carne infida
condur si lascia in fra perigli errante,
e qual cieco, che ’l can prenda per guida,
segue del senso le fallaci piante,
s’avien poi ch’egli caggia, o che l’uccida
chi per torto sentier lo scòrse avante,
non si lagni d’altrui che di se stesso,
che ’l fren d’ogni sua voglia in man gli ha messo.