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ARGOMENT O

Vanno al Fonte d’Apollo i fidi amanti,
mirano l’armi de’ piú degni Eroi.

Quivi in forma di Cigni ascoltai» poi
de’ Toscani Poeti i versi e i canti.

1.Occhi, in cui nutre Amor fiamma gentile
ond’io quest’alma in vital rogo accesi,
volgete (prego) a la mia cetra umile,
mentre al canto l’accordo, i rai cortesi.
Voi mi deste l’ingegno, e voi lo stile,
da voi le carte a ben vergare appresi;
e se v’ha stilla di purgato inchiostro,
prende sol qualitá dal nero vostro.

2.Voi siete i sacri fonti, ove per bere
corro sovente e gli arsi spirti immergo.
Sotto i begli archi de le ciglia altere
piú ch’a l’ombra de’ lauri, 1 fogli vergo:
ch’aver ben donno entro le vostre sfere,
poi che v’abita il Sol, le Muse albergo;
e sento con favor pari a la pena,
donde nasce l’ardor, piover la vena.