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OLI ERRORI
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175.Destro vie piú di qual piú destro augello
preme un destrier l’incognito Campione:
moro di stirpe, e di color morello,
fiamma al moto somiglia, al pel carbone.
10 non credo che foschi a par di quello
ne la quadriga sua gli abbia Plutone.
Sol picciol fregio il bruno capo inalba:
ha nel manto la notte, in fronte l’Alba.
176.Ben s’agguaglia al cavallo il cavaliero
che gli preme la sella e regge il freno.
Veste sovr’armi nere abito nero,
che di stelle dorate è sparso e pieno.
Sembra lo scudo fin d’acciaio intero,
pur brunito e stellato, un Ciel sereno,
lá dove un breve appar scritto di fòre:
“ Assai piú che gli arnesi, ho nero il core
177.Su l’elmo somigliante a l’altre spoglie,
di dilicata e nobile scultura,
sorge d’un Olmo vedovo di foglie,
schiantato i rami, la divisa oscura,
che mentre amica Vite in braccio accoglie
con vicende d’appoggio e di verdura,
fulmine irato il bel nodo recide,
e i suoi dolci imenei rompe e divide.
178.Va per l’ombroso e solitario bosco,
loco a l’oscura mente assai conforme,
tutto dentro e di fuor dolente e fosco
de’ suoi vaghi pensier seguendo Torme.
Posto ha Tira il Cinghiai, l’Aspido il tosco,
11 Pastor col Mastino o tace, o dorme.
Sol l’afflitto Guerrier sveglia ogni belva
per l’ombre de la notte, e de la selva.