Pagina:Marino, Giambattista – Adone, Vol. II, 1977 – BEIC 1871053.djvu/801

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posizione non importa di necessitá abdicazione allo sforzo di far coincidere i due sistemi ’antico e moderno] fino al limite del ragionevole », temperando « il rigore con la discrezione ».

15. - USO DELLE MAIUSCOLE

Valga lo stesso al caso delle iniziali maiuscole; che nel Marino appaiono, secondo l’uso dell’epoca, frondeggianti e asistematiche ma, a guardar bene, assai di rado non giustificabili. Una normalizzazione massiccia è comodo espediente del moderno editore che si risolve in un impoverimento del testo. Nell’originale l’uso delle maiuscole collabora, né alla pompa né alla discrezione, in primo luogo, ma a una visione della realtá sotto specie d’elencazione nominalistica. Esso ubbidisce elettivamente a un impulso disattualizzante: eliminare dalla coscienza del lettore, anche mediante quest’espediente, l’aspetto realistico, « attuale », del nome.

Può essere, d’altronde, interessante notare che V, attenta al valore elativo della maiuscola (che la fede abbia la sua maiuscola rispettosa!), quasi sistematicamente trascura l’uso, caratterizzante in P, della iniziale maiuscola per gli astratti e per le astrazioni personificate (la Discordia, il Senso, l’Invidia, le Vigilie, la Penitenza ...).

Quasi costante l’uso di distinguere con la maiuscola l’aggettivo sostantivato (il Vago, la Fera, il cortese Villan ...) e i casi come il Giovinetto, la Donna, la Donzella, il Vecchio e simili. Sempre maiuscoli gli aggettivi etnici (compreso Barbaro) e Sole, Luna, Aurora, Oriente, Orizonte, Oceano, i Mesi e le Stagioni (oscillanti le Stelle).

Una visione del reale in prospettiva araldica, che un vivace fustigatore recente del Marino (A. Asor Rosa) paragonava a « un listino d’abbigliamento » o a « un manuale di giardinaggio dell’epoca » (« in questo ambiente perfettamente geometrico, anche i ranuncoli sembrano fatti di stoffa ») ma per la quale, invece, si dovrá rimandare, per esempio, alle considerazioni sul barocco di Gerard Genette: « ... Gli elementi si oppongono per coppie: l’Aria e la Terra, la Terra e l’Acqua, l’Acqua e il Fuoco, il Freddo e il Caldo, il Chiaro e l’Oscuro, il Solido e il Liquido si spartiscono con protocollare inflessibilitá la diversitá dei toni e delle materie ... Rose e Gigli, Rose e Garofani, Garofani e Gigli compongono sul volto di queste belle barocche] un sistema di contrasti rigidamente regolati ... come i pezzi di un gioco rituale o le figure di un’allegoria ».