Pagina:Marino, Giambattista – Adone, Vol. II, 1977 – BEIC 1871053.djvu/807

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Forse rischiando una lectio facilior, abbiamo normalizzato: «d’aiutar le prega ».

XVI 40,6 di carboni dorati e paste Ibere

Considerando che la « pasta libera » o ispana » (VI 126) è una mistura profumata, emandiamo « carboni odorati ».

XX 157, 8 [Ulisse] pur tolse di sua man con picciol remo l’arroganza e la vita a Polifemo.

Ulisse accecò, non uccise Polifemo; abbiamo emendato: «l’arroganza e la vista ».

XX 219, 2 Eran le smarre ben temprate e dure,

quantunque oltre il dever lunghe, sottili.

In uniformitá a una serie dittologica nutritissima, emendiamo: « lunghe e sottili ».

Nella Allegoria del XVII, l’« uomo sensuale» sará «posseduto e signoreggiato » non dalla « volontá » ma da una restaurata « voluttá ». Nella Allegoria del IX, ov’è l’elenco di nove nobili famiglie italiane, sono da aggiungere al penultimo posto, fra gli Orsini e i Medici, i Doria (cfr. le ottave 144-46).

Di altri interventi, invece, ovvi (che sotto ciascun ponte sí distende [II 16, 2], e figurata [corr. : « figurate »] di grottesche antiche [XIII 244, 7], del cerchio [corr.: «dal cerchio»] di quel Nume [...] Spiccaro il salto [XI 8, 3], di lana un fiocco de sua man non svelta [XIII 13, 6], ingrata al genitor, che lo [corr.: «la»] produce [XX 2S2, 3]) basti dar notizia. Fra le numerose emendazioni alla punteggiatura, si ricordino i casi di XI 94, 8, XVIII 102, 7 e XX 321, 3 dove il segno originale è da sostituirsi col punto interrogativo.

19. - L’esemplare di base

La presente edizione dell ’Adone si è basata sull’esemplare di P conservato in Firenze presso la Biblioteca Riccardiana (segn. 1 .10790) costantemente controllato sull’esemplare del Fondo Bardi della Biblioteca della Facoltá di Lettere fiorentina, su quello della Palatina

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